Attack on the pin-up boys

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DAN_0o
view post Posted on 6/10/2008, 18:50 by: DAN_0o




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CITAZIONE
Il 14 di ogni mese i ragazzi più affascinanti e popolari delle High-School coreane vengono bersagliati da una busta piena di escrementi: la prima vittima è Sung-min, abituato a fare strage di cuori nella sua scuola; in seguito toccherà a Han-geng, giocatore di basketball, e a Ye-sung, leader di una rock band della Nadam High School, subire la stessa sorte. Tutte le aggressioni seguono lo stesso modus operandi, e presto tra i ragazzi si scatena la curiosità. Chi sarà il prossimo? L’occhialuto Kim Ki-bum, della Neul Paran High School, teorizza sul suo blog che la prossima vittima sarà della sua scuola, ed individua tre possibili bersagli: il ballerino Hee-chul, il campione di judo Kang-in e l’intelligentissimo, nonché dotato di poteri paranormali, Si-won. Il fatto è che l’evento ha portato alle vittime una grande notorietà mediatica, con tanto di apparizioni sulle riviste o in televisione, e i tre ragazzi della Neul Paran non vedono l’ora di subire la stessa sorte.
Commedia scorrettissima, “Attack on the Pin-Up Boys” schiera al gran completo (meno Kyu-hyun Cho, rimasto infortunato in un incidente) i componenti della pop band coreana “Super Junior”, chiarificando così di rivolgersi principalmente ad un pubblico di adolescenti, magari femminile come quello degli shojo manga. Eppure il film funziona, anche se, come spesso succede, esaurisce tutte le frecce al proprio arco nel primo quarto d’ora. Coloratissimo, pop e cartoonesco, parte con un fuoco di fila di trovate ironiche e divertenti, graficamente molto suggestive.
Il regista Gwon Lee è un grande appassionato di fumetti ed un disegnatore, e il film ha un’impronta fumettistica molto forte e riuscita, senza contare che in filigrana scorre una satira, blanda ma spassosa, sui mezzi di comunicazione e sull’ossessione per la visibilità mediatica, in omaggio ai quindici minuti di celebrità teorizzati a suo tempo da Warhol. Altre tematiche, come il desiderio di accettazione da parte degli altri o la socializzazione via Web, sono appena accennate, ma è giusto così, trattandosi di una commedia senza troppe pretese che è sostanzialmente una celebrazione della pop-culture, anche se con coordinate differenti dalle nostre, ed una divertente operazione di marketing. Naturalmente i personaggi sono tratteggiati con estrema rapidità, ma l’uso dello stereotipo è assolutamente funzionale al risultato, frizzante e spensierato, che si vuole ottenere.
I dodici “Super Junior”, ognuno identificato con il suo vero nome per risparmiare uno stress aggiuntivo ai fans, se la cavano bene, e si muovono con naturalezza tra le bordate di humour demenziale riservategli dalla sceneggiatura, riservandosi un gustoso numero musicale nel gran finale del film. Per la cronaca, Si-won Choi aveva già dato un saggio delle sue qualità recitative in “Battle of Wits”, meditativo wuxia con Andy Lau, tratto da un manga di successo.
Ma sarebbe ingiusto tacere del tredicesimo ed importantissimo personaggio, ovvero il gigantesco panda con cui Kang-in si allena in palestra. Non solo consuma quantità industriali di bambù che gli provocano gravi effetti collaterali, ma alla fine risulta direttamente coinvolto nella faccenda. Occhio alla scena prima dei titoli di coda!

cinemalia.it

Chi ha visto il film?? io l'ho trovato carino e divertente ma non bellissimo... la prima mezzora di film è mooolto carina ma poi si disperde un pò la storia...bhe comunque W IL PANDA XD è troppo funny XD e poi anche sungmin fa morire dal ridere XDDD
 
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31 replies since 6/10/2008, 18:50   1400 views
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